Oltre il cinema

Il Filmstudio ha il diritto di tornare a essere un punto d’incontro tra forme e linguaggi cinematografici.
Uno spazio indipendente, lontano da processi di lottizzazione e da targhe di appartenenza.
Un luogo intimo e intenso in cui film, documentari e altre forme artistiche ed espressive si vivono all’interno di un’esperienza appassionata e vivace.
Il Filmstudio è stato un luogo ed è in quel luogo che aspira a tornare.

Il progetto migliore è sempre il prossimo

…ed è un gran problema
se in una città
non esiste un progetto

Il racconto della vicenda Filmstudio nell’intervista realizzata da Gabriele Germani perLa non TV che dà voce al 99%

Il video è suddiviso in capitoli

Il Filmstudio ha il diritto di tornare a essere un punto d’incontro tra forme e linguaggi cinematografici.
Uno spazio indipendente, lontano da processi di lottizzazione e da targhe di appartenenza.
Un luogo intimo e intenso in cui film, documentari e altre forme artistiche ed espressive si vivono all’interno di un’esperienza appassionata e vivace.
Il Filmstudio è stato un luogo ed è in quel luogo che aspira a tornare.

Il progetto migliore è sempre il prossimo

Perchè un “oltre”

Projectus ha la sua radice etimologica in pro-jacere, gettare avanti, andare oltre.
Proiettare, tra i suoi significati, è l’azione di uno strumento che può donare immagini
e trasportarci in dimensioni sconosciute.

Un’alchimia affascinante che esige però l’uso di ingredienti molto genuini e non contaminabili, perchè ogni forma di inquinamento può diventare fatale.

Proiettare ci può spingere verso un oltre da raggiungere.

Ma senza identità, memoria, vitalità e visione l’obiettivo diventa irraggiungibile.

Roma subisce un declino minaccioso che proviene soprattutto dallo spogliamento progressivo dei suoi riferimenti storici, le botteghe artigiane, le librerie di quartiere, i luoghi di cultura alternativa e indipendente.

Un grande arcipelago che alimentava un ecosistema sereno, ricco di stimoli e armonia.

Una galassia di varia bellezza che ci rendeva unici e orgogliosi di vivere nella città più bella del mondo.

Il Filmstudio e tante altre realtà romane chiedono di riappropriarsi dei loro spazi espressivi e continuare a lavorare per tornare a respirare quel clima.

Abbiamo un profilo che deriva da una storia tenuta in vita con dedizione e con coraggio. Con la tenacia di chi non abbassa la testa e con la passione genuina che proviene da una lunga gavetta.

Il Filmstudio ha un’identità. Un vincolo che tiene saldo il modo di fare cultura come parte di un tutto. Coerente nella relazione con la comunità e determinato a salvaguardare lo spirito inquieto e sincero di un luogo incontaminabile.

Rappresenta una memoria che vuol dire ricerca instancabile per mantenere viva la coscienza storica innovandone il messaggio. Siamo ben poggiati, con rigore ma senza nostalgia, sui valori dell’autonomia culturale, per costruire ponti che uniscano passato e futuro.

Gli ultimi difficili anni hanno dimostrato la nostra vitalità. Allinearsi spesso equivale alla rassegnazione e alla sottomissione. L’inventiva ha fame e sete di vivaci provocazioni, di luminosa originalità. Solo così si raggiunge la libertà espressiva e il piacere dell’esperienza culturale

Abbiamo un progetto e una visione. Essere e lavorare per un traguardo che non è mai individuale. Un obiettivo fatto di amicizia, collaborazione e trasparenza. Non esiste altro modo per camminare verso il futuro.

Negli ultimi 3 anni e nel nostro piccolo, oltre 50 appuntamenti malgrado lo sfratto.

Siamo riusciti, con una gioia infinita, a portare avanti il nostro lavoro insieme alle tante persone che lo hanno condiviso.

A loro in particolare va il nostro ringraziamento

Sono alcuni momenti vissuti nell'ultima stagione che abbiamo potuto assemblare.

Il nostro è in fondo un laboratorio permanente in cui è possibile mescolare stili e linguaggi.
I grandi capolavori del cinema e le anteprime del cinema indipendente.
Il teatro classico e lo spettacolo sperimentale.
Il Jazz e la musica elettronica.
I documentari e le testimonianze per interpretare la realtà.

La cultura e l'esperienza ad essa legata sono parte di un tutto in cui tradizione e contemporaneità, provocazione e ricerca, devono convivere in un oltre che vuol dire progetto e prospettiva.

Vorremmo continuare a lavorare e a far parte di questo oltre.
Crediamo di avere il diritto di continuare il viaggio cominciato nel 1967 e oggi più che mai vivo e ricco di buoni motivi per sopravvivere e rilanciare un modello essenziale e stimolante di proporre cultura.

Il tuo sostegno, in questo tempo così buio e problematico, è una testimonianza importante che alimenta la Luce che si chiama Futuro.

Accendiamo quella luce che il Filmstudio può rappresentare per Roma.

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