Visioni Lituane
Qualcosa bolle nel pentolone della Regione Lazio.
Anzi ribolle…
Quello che segue è il testo integrale della lettera inviata alla responsabile del cinema della Regione Lazio
Lettera aperta alla responsabile della struttura Cinema e Audiovisivo della Regione Lazio
Dott.ssa Lorenza Lei
Oggetto: richiesta chiarimento sul bando scomparso
Gentile Lorenza Lei,
in occasione dell’incontro svolto 4 mesi fa, precisamente il 16 gennaio, ci aveva assicurato che era intenzione della Regione Lazio emanare un bando per l’assegnazione dello spazio di Via degli Alibert, oggi denominato SCENA.
Questa scelta si rendeva necessaria, per sua stessa ammissione, a causa dell’evidente fallimento del progetto e dell’inconsistenza della proposta realizzata in questi ultimi anni.
Avendo individuato nei mesi di settembre/ottobre 2024 il momento più adatto per una riapertura di efficace rilancio, lei ci comunicò che il bando sarebbe uscito tra aprile e maggio.
Sono trascorsi questi mesi e l’unico aggiornamento che ci ha trasmesso riguarda una “non valutazione nel merito della pubblicazione del bando”.
Quanto preannunciato è quindi misteriosamente scomparso e appare quanto meno bizzarro che, in un luogo istituzionale, vengano annunciate a caso previsioni e progettualità.
Sono costretto a rammentarle che quanto si dice in una sede istituzionale ha un rilievo specifico e costituisce un vincolo inalienabile con i cittadini.
Glielo dico innanzitutto come cittadino e solo in secondo luogo come soggetto che avrebbe partecipato a quel bando.
Sulla base di quanto da lei assicurato abbiamo programmato il nostro lavoro e, tra le altre cose, abbiamo chiesto un appoggio a molte persone che sostengono il rientro del Filmstudio nella sua sede storica. Una petizione sviluppata nell’ambito di una limpida manifestazione democratica e in un clima di legittimo impegno civico.
Avevamo detto loro che ci sarebbe stato un bando e la nostra parola, in assoluto e nei loro confronti, ha un peso.
Vorremmo poter attribuire un peso anche a ciò che viene dichiarato dai rappresentanti dell’Amministrazione e le chiediamo pertanto un chiarimento nel merito dell’improvvisa scomparsa del bando e sulle prospettive riguardanti lo spazio di SCENA.
È una richiesta avanzata in un’ottica di trasparenza e di rispetto delle regole per l’interesse generale. Il luogo in questione non è un affare privato ed è una realtà che appartiene alla cittadinanza.
Un tempo apparteneva anche all’identità culturale di Roma.
Non vorremmo subisse ulteriori saccheggi nel solo interesse delle logiche di palazzo come già avvenuto in questi anni.
Cordialmente
Stefano Pierpaoli
Direttore Filmstudio