“Sono tornato al Filmstudio, lo schermo che visse due volte, e ho ritrovato, come allora, l’intensa sensazione del fuori campo, quello spazio magico e denso in cui tutto può accadere.
Non era quella l’essenza speciale del Filmstudio? Rendere visibile l’invisibile, i primi Wenders, le febbri visionarie di Schifano, un Ozu mai visto in Italia, eccetera, eccetera. E’ il miracolo che ancora chiediamo al Filmstudio. Spero riusciate anche ad evocare Enzo e Marco, e Gianni e tutti gli amici che non ci sono più.
O almeno la loro passione travolgente per il cinema. Buon lavoro.”
Bernardo Bertolucci
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