Vincenzo Cerami
“Forse i miei ricordi più belli sono legati a una stradina un po’ umida. Lì aspettavamo di entrare al Filmstudio per vedere film che seguivamo con grande palpitazione. Altro momento magico, all’uscita, ci si fermava a parlare di cinema, di estetica, di tutto. Quella stradina sotto il Gianicolo era il salotto della parte più viva della cultura romana.
In via degli Orti d’Alibert s’incontravano ragazzi che sarebbero diventati registi, sceneggiatori, poeti, scrittori, politici. La cultura era allora una cosa viva, metteva insieme persone, non le separava.”

Vincenzo Cerami

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