I luoghi di passaggio, dove nessuno è davvero a casa, sono posti dove le cose si vedono meglio,
forse sembrano più vere.
Così in una sola sera bastano parole e canzoni per evocare personaggi, artisti che vivono nel mito, tutti ospiti di un magico Grand Hotel della Luna, forse un po’ démodé, un luogo dove il tempo si è fermato.
In un racconto teatrale Maria Rosaria De Medici - accompagnata da Luca Chiaraluce al pianoforte, da Flavio Bertipaglia al contrabbasso e da Andrea Esposito alla batteria - riporta alla luce i “tempi d’oro” del jazz vissuti nell’hotel, quando la musica scandiva le giornate e le stagioni, e ogni ospite lasciava il ricordo della sua arte, un ricordo custodito nella memoria.