Fitzcarraldo è il sognatore più grande, il sognatore più sublime che orienta la sua esistenza a partire da quell'orizzonte onirico. Un folle, un ennesimo folle almeno per la civile società delle umane genti che indirizzano la propria esistenza in base ai criteri del fare e del produrre, del monetizzare e del costruire un capitale. Per la comune società civile Fitzcarraldo è una scheggia impazzita in seno all'ordine prestabilito del mondo, il suo sogno colossalmente inutile di costruire un teatro dell'opera nel vivo cuore della giungla amazzonica appare un risibile proposito, una stravaganza degna d'un pazzo, d'uno squilibrato senza senno
Nonostante le molte difficoltà coinvolte nel realizzare il film, "Fitzcarraldo" è diventato un classico del cinema mondiale. Lo stile intenso e idiosincratico di Herzog, combinato con le splendide immagini della foresta pluviale amazzonica e la performance indimenticabile di Kinski, rendono il film un'esperienza potente e memorabile.