Carlotta è sferzante e per nulla indulgente nel suo viaggio che attraversa il femminile in crisi.
I lampi di rapide, incessanti battute ci guidano alla ricerca di un maschio spento che si muove goffamente tra donne che rovistano nella borsa della propria coscienza.
Com’è faticoso riesumare la limpida attrazione e l’approccio lineare nel frastuono rimbombante di una discoteca. E quanto è immotivato lo sforzo palestrato di addominali e glutei quando le identità si smarriscono nel labirinto dell’insicurezza.

Leggera e divertente è invece l’atmosfera che Carlotta sa propagare nella sala gremita del Tordinona. Tante risate accompagnano la stand up comedy nella quale le pause di riflessione, di intimo dialogo con il pubblico, consentono alla protagonista di riprendere fiato in uno spettacolo che le richiede tra l’altro uno sforzo fisico non indifferente.

Il testo, della stessa Rondana, non cerca mai intellettualismi vacui e la vivace insolenza con cui l’attrice gioca a pungerci è il perfetto ingrediente per diffondere il sano imbarazzo che ci spinge a interrogare noi stessi.

Carlotta Rondana sa muoversi sul palcoscenico alla perfezione. Ci percuote ma sa accarezzarci. Ci deride, e deride se stessa, ma ci accoglie nel suo universo di sorridenti contraddizioni con la magica chiave di un’ironia molto romana.
La regia di Francesca Nunzi non ingabbia mai l’interpretazione nel gorgo degli schemi tipizzati e assicura a tutto il lavoro una fluidità espansiva e coinvolgente.

Femminile Single(are) è una navigazione stimolante in un oceano (per fortuna) tempestoso solcato da correnti contrapposte.
Ma senza imparare ad affrontare quelle onde, che spesso ci fanno tanta paura, sarà impossibile arrivare finalmente alla baia che si chiama desiderio.

Filmstudio è stato partner per la promozione di
Femminile Single(are)

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